Aree grigie, è tempo di banda ultralarga

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È arrivata l’ora delle aree grigie. Dopo l’assegnazione dei tre bandi pubblici Infratel sulle aree bianche – quelle a fallimento di mercato – e l’avvio dei relativi cantieri, l’obiettivo prossimo venturo è portare la banda ultralarga nelle aree dove si concentrano i tre quarti delle aziende italiane nonché buona parte dei distretti industriali e dove molte realtà non raggiungono i 30 Mbps e non poche sono addirittura al di sotto di questa performance per non parlare di quelle prive di connettività.

A metà maggio si è conclusa la consultazione Infratel sulle aree grigie e nere: gli operatori di tlc hanno fornito dati per circa 20 milioni di indirizzi civici in 4.250 comuni italiani per circa 26 milioni di unità immobiliari, di cui circa 11,5 milioni nelle aree nere e 14,5 nelle aree grigie.

I civici “neri”, ossia quelli dove vi sono almeno due reti diverse di nuova generazione in grado di erogare connettività ad una velocità a partire da 100 Mbit/s (e che evolveranno ad almeno 1 Gbit/s), sono il 32,7% di quelli messi a consultazione.

Ma il quadro che è emerso dalla consultazione è sconfortante: la copertura di rete realizzata al 2018 è stata inferiore a quanto dichiarato dalle telco nelle consultazioni precedenti risultando pari al 78% di quella prevista nel biennio 2015-2016 e al 16% di quella stimata nel 2017.

In sintesi non risultano coperti al 2018 circa 3,2 milioni di indirizzi civici.

Il governo però intende ora imprimere un cambio di passo: “Su voucher e aree grigie siamo determinati, un intervento pubblico è ancora necessario” ha annunciato in occasione di “Telco per l’Italia” – l’evento annuale di Corcom – Marco Bellezza, il Consigliere giuridico per le comunicazioni e l’innovazione digitale del Ministero dello sviluppo economico.

E il ministro Luigi Di Maio ha annunciato la convocazione del Comitato Banda Ultralarga (Cobul) proponendo alle Regioni l’avvio del Piano Aree grigie per portare la banda ultralarga a 1 giga e il lancio di voucher per la connettività. Obiettivi per i quali sono già stati allocati oltre 3 miliardi di euro.

Riguardo specificamente ai voucher il Piano sarebbe prossimo all’approvazione da parte del Mise. Imprese (soprattutto PMI), scuole e famiglie i tre destinatari – secondo indiscrezioni – dei “buoni” dedicati a spingere l’attivazione degli abbonamenti alla fibra ma anche a dotarsi di strumenti e tecnologie per l’ultrabroadband.

Sempre secondo rumors ciascuna PMI avrà a disposizione un voucher da 3mila euro mentre salirebbe a 5mila euro quello per gli istituti scolastici.

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