Rete 5G, primi test per il primato internazionale

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Accelerare sulla rete 5G  per dare impulso al mercato e battere tutti sul tempo, quantomeno in Europa, ma non solo.

È questa la sfida ambiziosa che l’Italia ha deciso di cogliere anche per tornare ai “grandi fasti”, quando il nostro Paese era leader mondiale nella telefonia mobile.

Le sperimentazioni di rete 5G avviate nell’ambito del progetto del Mise – cinque le città coinvolte ossia L’Aquila, Matera, Prato, Milano e Bari – hanno fatto da testa d’ariete alle iniziative messe in campo dagli operatori e dai network operator. Alla lista delle “capitali” italiane della rete 5G si è aggiunta Roma, con un progetto autonomo.

Fra le notizie dell’ultim’ora la spinta di Bari e Matera. Le due città hanno deciso di unire le forze nel progetto “ Bari Matera 5G ” con il supporto di Tim, Fastweb e Huawei.

L’obiettivo dell’intesa è raggiungere il 75% di copertura della popolazione entro la fine di quest’anno per poi traguardare il 100% nel 2019. I due Comuni e le tre aziende capofila del progetto si impegnano inoltre a implementare – già entro la prima metà del 2018 – applicazioni e servizi avanzati basati sulla tecnologia rete 5G in particolare legati a iniziative IoT e smart city.

A Milano Vodafone e Nokia hanno annunciato i primi test sul sito 5G installato presso la stazione ferroviaria di Milano Cadorna.

A Prato è stato stanziato un fondo da 15 milioni di euro (12 dal Cipe e 3 dalla Regione Toscana) per dare vita al “ Prato Manifattura 5G ”, un vero e proprio distretto produttivo basato sull’uso della nuova tecnologia.

In pole position anche L’Aquila: nella città abruzzese stanno “convergendo” una serie di iniziative in nome della quinta generazione mobile anche per consentire la creazione di un nuovo “indotto” nel territorio colpito dal tragico terremoto nel 2009 che ha fortemente compromesso le attività produttive dell’area.

Open Fiber e Wind Tre i due protagonisti della sperimentazione aquilana. Salute, mobilità, sicurezza, prevenzione e gestione delle emergenze i principali ambiti su cui si concentreranno i primi test che hanno l’obiettivo di offrire sin da subito ai cittadini servizi innovativi.

Ha deciso di investire su L’Aquila anche la cinese Zte che ha scelto il capoluogo abruzzese per il nuovo “Centro di Innovazione e ricerca sul 5G” dove ad inizio febbraio è stato acceso per la prima volta il segnale del nuovo standard mobile e sperimentata la prima connessione a 2,3 Gigabit al secondo.

Il 28 febbraio il Comune di Roma ha “acceso” – almeno simbolicamente – il segnale di rete 5G nella capitale: per i primi test bisognerà aspettare ancora qualche mese – si prevede l’avvio dopo l’estate – ma l’evento di fine febbraio è stato occasione per mostrare i progressi del progetto #Roma5G battezzato cinque mesi fa e frutto della collaborazione tra l’amministrazione capitolina e i due player Fastweb ed Ericsson.

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