La partita del 5G si gioca anche sui cavi ibridi.
La rete mobile, che garantirà picchi teorici pari a 20 Gbps in download e 10 Gbps in upload, sarà una rivoluzione non solo sul fronte velocità ma anche per i differenti utilizzi che si potrà fare di essa. Il 5G, ad esempio, è lo standard comunicativo pensato per l’Internet delle Cose ( IoT ).
Con sempre più dispositivi IoT presenti all’interno delle nostre abitazioni ma anche nelle imprese, è necessario avere una connessione molto più veloce per interagire con questi nuovi strumenti. Sarà dunque l’abilitatore della smart home e Industria 4.0.
Per quanto riguarda l’aumento della velocità assicurato dall’innovativa rete mobile, i cavi in fibra ottica sono in grado di assicurare ottime performance: la connessione comprende essenzialmente collegamenti senza fili “corti” all’estremità del cavo locale in fibra.
Diverso il discorso per quanto riguarda l’utilizzo del 5G. In questo senso cruciali diventano i cavi ibridi che permettano sia la trasmissione di dati che ma anche quella di energia tramite un conduttore come il rame o l’alluminio.
La rete 5G avrà infatti esigenze infrastrutturali diverse ovvero necessita di antenne ogni 50 metri. Non si tratta però dei “mastodontici” ripetitori che siamo abituati a vedere ma di piccole scatole che verranno installate nei muri delle case.
Per far funzionare questi asset, oltre alla fibra, serve energia elettrica: ecco perché i cavi ibridi, in grado di trasportare anche energia, saranno la chiave di volta.
Attualmente sono diverse le soluzioni pensate per questo tipo di cavi: ci sono soluzioni ibride che contemplano nello stesso luogo fibra e rame e altre che invece prevedono la trasmissione dei dati tramite lo stesso conduttore dell’energia.
I cavi ibridi sono funzionali anche al cablaggio dei data center in modalità combinata rame-fibra. Sul mercato è già disponibile la prima connessione completa che offre una soluzione a 40 Gb/s su rame su un canale da 30 m.
Per alte velocità di trasmissione dati (40/100 Gb/s) Prysmian ha sviluppato nuovi cavi multimodali in fibra ottica. Si tratta di cavi basati su moduli a 8 o 12 fibre terminati con connettori MPO multi-fibra.
I moduli ottici utilizzati possono essere di tipo micro-modulo Flextube o micro-cavi da 3 mm che vengono assemblati per coprire la gamma di fibre da 72 a 144. Queste famiglie di cavi sono disponibili in una versione con basse emissioni di fumi e gas tossici.