L’ innovazione sostenibile di Prysmian Group

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L’innovazione sostenibile ricopre un ruolo centrale per il Gruppo Prysmian, da sempre impegnato a sviluppare un modello di business responsabile, attraverso l’adozione di un approccio che incoraggi una crescente integrazione della sostenibilità all’interno della propria strategia di crescita.

Un impegno costante, che si svolge al passo con i tempi e con i mercati e che coinvolge non solo le attività di ricerca, sviluppo e innovazione nei Paesi più sviluppati, ma anche in quelli emergenti.

Grazie a questo criterio, su cui si basa la propria Vision aziendale che ha l’obiettivo di promuovere “l’efficienza, l’efficacia e la sostenibilità dell’offerta di energia e di informazione come motore principale per lo sviluppo delle comunità”, Prysmian ha definito obiettivi sempre più sfidanti e in grado di aprire il Gruppo a nuovi orizzonti.

Nelle attività di ricerca e sviluppo grande attenzione è riservata alla dimensione sociale e ambientale.

Gli ingegneri del Gruppo utilizzano strumenti avanzati per convalidare le prestazioni dei cavi e simulare la loro applicazione ancora prima di procedere alla realizzazione dei prototipi massimizzando il lavoro in laboratorio e riducendo il consumo dei materiali e dell’energia.

Con l’obiettivo di aumentare l’efficienza e l’affidabilità dei prodotti finali, riducendo, allo stesso tempo, la dissipazione di energia e potenza, Prysmian si è impegnata a diminuire i tempi di set-up delle macchine utilizzate e a incrementare la velocità di fabbricazione dei prodotti.

Queste innovazioni, che all’interno del business Telecom si riscontrano nelle efficienze realizzate nella fabbricazione di cavi per trasmissione dati, cavi ottici con disegno a tubetto lasco e a micromodulo Flextube hanno portato a una maggiore efficienza nella fabbricazione, aumentando il volume di prodotto per unità di tempo e, di conseguenza, riducendo la quantità di energia per unità fabbricata.

Nei cavi rame di categoria è stato ridotto il diametro del conduttore, la larghezza dei nastri e lo spessore di guaina.

Nei cavi ottici, dove il tamponante è utilizzato per bloccare la penetrazione longitudinale dell’acqua, è stata ulteriormente sviluppata la piattaforma del Gruppo Prysmian ‘dry/dry’.

La famiglia dei cavi dry/dry a micromoduli Flextube è stata ampliata e la tecnologia utilizzata porta a una ulteriore diminuzione dei tempi di installazione e, di conseguenza, dei costi totali di installazione.

Eliminando il tamponante, inoltre, si facilita il riciclaggio e la separazione dei componenti.

Un altro importante passo avanti nella riduzione dei consumi energetici è stato ottenuto nella produzione delle fibre ottiche.

Per la reticolazione del rivestimento plastico a contatto del vetro si sta passando dall’uso di sistemi che impiegano lampade UV a sistemi con lampade LED.

Le prove di qualificazione sono già state terminate e il completo passaggio a LED, che avverrà nel corso di quest’anno, porterà ad una riduzione del consumo energetico di oltre il 20%.

Grazie al miglioramento della governance sulla sostenibilità, a una più puntuale analisi dell’impatto delle proprie attività e all’adozione di nuovi KPIs, il Gruppo Prysmian ha raggiunto prestigiosi traguardi.

Nel 2015 è stato incluso nell’autorevole indice globale FTSE4Good, composto da imprese che si contraddistinguono per una gestione etica, trasparente e sostenibile e ha ottenuto un significativo miglioramento di 10 punti nel Corporate Sustainability Assessment per il Dow Jones Sostainability Index (DGSI), uno dei principali assesment di sostenibilità a livello internazionale.

Nel 2016 ha ottenuto altri due indici di sostenibilità: lo STOXX® Global ESG Leaders Index, creato da STOXX Limited, provider mondiale di indici borsistici e il Carbon Clean 200, in cui Prysmian è l’unica azienda italiana a entrare nella classifica, occupando la 49° posizione su 200 aziende.

Nel 2015, a conferma del proprio continuo impegno e focalizzazione su una crescita sostenibile nel lungo periodo, le spese in Ricerca, Sviluppo e Innovazione sono ammontate a circa 82* milioni di Euro (*di cui 73 milioni opex e 9 milioni capex).

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